Nichi Vendola ha firmato l’appello promosso da l’Unità per l’introduzione in Europa della Tobin Tax. Ecco la sua lettera apparsa oggi sul quotidiano fondato da Antonio Gramsci:
Cari amici e care amiche de l’Unità,
aderisco all’appello lanciato dal giornale affinché il governo italiano porti una posizione a favore dell’introduzione della Tobin Tax nel prossimo vertice europeo. Credo che non ci siano più scusanti nel voler ritardare questa scelta.
Non sostengo il governo Monti, ma credo che ci rappresenta a livello internazionale, abbia il dovere di sostenere cio’ che la maggioranza dei cittadini europei chiede.
Devono essere messi dei freni alle azioni speculative senza limiti messe in campo da specialisti delle sofferenze altrui. La tassa Tobin è solo il primo indispensabile passo per la regolamentazione dei mercati finanziari. Vogliamo la Tassa Tobin per destinare le risorse ottenute verso investimenti che creino occupazione e verso la promozione della cooperazione internazionale.
Non bisogna dimenticare che la proposta Tobin nacque per riequilibrare la risorse tra Nord ricco e Sud del mondo povero, e noi - anche nella crisi che attraversiamo - non possiamo dimenticare di avere dei doveri morali nei confronti dei Paesi - a partire da quelli dell’Africa - che sono ancora in piena miseria.
Non vogliamo che la Tobin diventi uno strumento egoistico dell’austerità, contrastiamo l’idea della cancelliera Merkel che vorrebbe introdurre la tassa, ancora una volta per affrontare la crisi dei debiti pubblci.
Giustizia e sviluppo sono per noi gli scopi virtuosi della tassa sulle transazioni finanziarie.