Ieri ho avuto un lungo incontro con i rappresentanti pugliesi di Cgil, Cisl e Uil con cui abbiamo deciso di incontrarci nuovamente martedì prossimo in una cabina di regia con tutte le forze sociali. Abbiamo bisogno della concertazione come dell’ossigeno per respirare. La concertazione è un punto sul quale vogliamo operare, non una ricucitura con i sindacati confederali, ma un rilancio e per questo ho convocato subito per martedì prossimo la cabina di regia che affronterà, come primo punto, il varo di un nuovo protocollo d’intesa come quello giudicato positivo e diventato anche un punto di riferimento sulla scena nazionale, del 31 luglio del 2009. Un protocollo che va aggiornato e che torna ad essere bussola e timone per questa amministrazione regionale.
Forse è stato commesso un errore, quello cioè di non aver affrontato il problema della mancata riscrittura del protocollo all’indomani delle elezioni regionali, ma credo che i conflitti siano il sale della terra e servano a fare andare avanti le cose e non a paralizzarsi nella fibrillazione.
La discussione con i rappresentanti sindacali è stata di altissimo profilo, sincera, proficua, utile, positiva, da vera classe dirigente, e ha anche evidenziato quei settori sui quali occorre intensificare l’azione di dialogo, di analisi dei problemi e di condivisione delle scelte con il mondo sindacale.
Ricominciamo dal Piano Straordinario per il lavoro giudicato positivamente da tutti i sindacati, che sono chiamati a guidare questo processo. Il Piano per il lavoro è un work in progress che noi vogliamo aprire nel cuore della società pugliese e loro, i sindacati, hanno i sensori per capire se quelle proposte sono giuste. Poi ripartiamo anche dalle questioni dell’ambiente con l’assessore Nicastro con il quale sono stati calendarizzati già due incontri e da quelle della sanità con l’assessore Fiore, crocevia in questi ultimi mesi di una quantità di problemi anche dolorosi della nostra vicenda pubblica.
La discussione di ieri pomeriggio, avendo segnato i punti di doglianza aiuta anche noi a capire dove dobbiamo puntare di più, dove dobbiamo crescere e migliorare la nostra capacità di governo e per questo io ringrazio Cgil, Cisl e Uil perché ci aiutano ad esercitare le nostre funzioni in tempi così difficili.