Il voto di ieri in commissione a Montecitorio è un segno di incultura e di inciviltà che trattiene il nostro Paese in una dimensione premoderna nella quale non sono previsti diritti di cittadinanza per i cittadini con diverso orientamento sessuale.
E’ anche il triste segno che trattiene l’Italia in una dimensione in cui non è possibile neppure bandire quella violenza omofoba che talvolta appare legittimata persino da comportamenti e da parole diseducative che incredibilmente circolano negli ambienti istituzionali.
Il mio auspicio è che l’attuale Parlamento si renda conto di un atto così greve e volgare e lo possa ribaltare in una scelta di democrazia.