I dati Istat sui conti economici regionali 2009 fotografano la realtà di un Paese al disastro. La media italiana segnala il 5% di calo del Pil rispetto al 2008. Ancora più grave il calo delle regioni del Nord Ovest, locomotive del sistema Italia. La Puglia si attesta con una perdita del 5%, in linea con il livello nazionale, mentre le regioni a perdere poco sono quelle a minore industrializzazione, come il Molise, la Sicilia e la Calabria. Le scellerate politiche di Tremonti non hanno quindi avuto alcuna funzione anticiclica e hanno fatto avviare il paese verso la recessione. E magari i cultori del pallottoliere drogato e bugiardo si dimenticano troppo facilmente alcune cose. Ad esempio, che il blocco tremontiano e fittiano dei fondi Fas e dei fondi strutturali pesa per Regioni come la Puglia intorno al 2%. E nel frattempo il Governo centrale, che è in mano agli stessi Tremonti, Bossi e Fitto, blatera di ponti sullo Stretto e amenità simili e blocca - ad esempio - la spesa d’investimento per i Comuni virtuosi. Eppure l’80% delle opere pubbliche italiane sono appaltate dai Comuni. Siamo di fronte allo squadernamento di una politica economica che non esiste e i dati sono lì a dimostrarlo.